Cosa determina la nostra vita: l'arte o le stelle? (Seconda parte)
La seconda domanda che si pone Igor Sibaldi è questa: perché le persone non sono dei creatori ma sono seguaci delle stelle?
Gran parte della gente per andare avanti ha un bisogno particolare di autorità. Un’autorità che deve essere indiscutibile e inspiegata.
Cioè, un’autorità che imponga qualcosa e che non dia mai spiegazioni.
Molte persone hanno bisogno di obbedire a questo genere di autorità.
Oggi i governi spiegano chiaramente la loro autorità, le loro decisioni, i loro progetti?
No, non lo spiegano.
Come continua Sibaldi, i giornalisti ci raccontano ogni giorno dei fatti (per esempio riguardo la guerra in Ucraina); fra le migliaia di fatti che sono accaduti, loro ne selezionano alcuni, sette/otto al massimo, e ce li segnalano nei tg o nei giornali.
I giornalisti ci spiegano perché ci segnalano quei fatti e non altri?
No. Ci dicono solo: oggi è successo questo e basta; tu, lettore e spettatore, ci devi credere, perché anche i giornalisti ci mettono davanti, impongono un’autorità dei fatti indiscutibile e inspiegata.
E la maggioranza della gente obbedisce contenta, accetta senza farsi domande.
Politici e giornalisti svolgono una specie di funzione “sacerdotale” delle stelle che, però, non sono più le stelle di una volta, ma che influenzano comunque le nostre vite molto di più e molto peggio di quello che potremmo fare, se CREASSIMO:
Queste autorità ci chiedono di considerare, cioè di tenere presente quello che vogliono le stelle (ossia i governi, le persone famose e la massa) e di non desiderare.
Obbedire ciecamente ai governi, ai personaggi famosi (che possono essere l’attrice, il giornalista, l’influencer o l’astrologo di turno col suo oroscopo) e alle masse, vuol dire che il tuo io individuale deve scomparire, non deve avere nessun potere, nessuna voce in capitolo.
Questo è quello che vuole la massa adesso: se tu non obbedisci hai inevitabilmente dei problemi con lei, con le persone.
La massa è fatta di noi, di gruppi che condividono delle idee, delle convinzioni (indipendentemente che siano gruppi di conservatori o di oppositori progressisti); gruppi che parlando, usano il pronome “noi” e non il pronome “io”.
Il “noi” per sua natura detesta i “loro” (gli altri gruppi) e non sopporta gli “io”, chi parlando dice “io”, cioè chi pensa da solo, con la propria testa.
Tutti i noi, anche quei gruppi che si dichiarano libertari, funzionano così.
(Le femministe per esempio sostengono: “noi siamo donne e pensiamo tutte nello stesso modo”. Se una donna la pensa diversamente diventa una loro nemica, diventa cioè un “io”).
Da diversi millenni a questa parte ogni governo ha capito che era utile farsi, crearsi il popolo che gli serviva, cioè ha iniziato a condizionare il proprio popolo, a educarlo come voleva lui e il popolo ha obbedito senza battere ciglio.
Ogni governo è quella stella, quell’astro, quella potenza, indiscutibile e inspiegata che dà ordini e a cui si deve obbedire per evitare guai.
Ci sono tre motivi per cui la gente obbedisce a queste stelle attuali, invece di prendere esempio dall’arte e dagli artisti che fanno quello che desiderano:
1 - narcisismo. L’io narcisista si ferma, blocca la sua evoluzione e si piace così com’è, senza sentire il bisogno di crescere.
(Si fa bastare quelle pseudo scienze o teorie, come l’oroscopo o la psicologia popolare, che vanno di moda ora, che si rivolgono a lui, gli dicono cose belle, lo fanno sentire al sicuro e importante, al centro, senza chiedergli di cambiare davvero).
2 - senso di colpa. Mi sento in colpa se ho desideri più grandi, se desidero diventare più grande di come sono e voglio andare avanti con la mia testa.
3 - sensazione di ansia e di pericolo imminente se sono solo.
Gran parte della gente prova queste sensazioni; ragion per cui preferisce rivolgersi a un’autorità e affidare a lei il compito di decidere, di proteggerla.
Se mi rivolgo al mio mondo interiore avverto queste spiacevoli sensazioni, per cui scelgo di rivolgermi all’esterno, a un’autorità esterna che non deve dare spiegazioni, voglio che sia irrazionale, illogica, voglio solo obbedire senza fare fatica.
(Quante persone credono ciecamente a chi scrive oroscopi senza offrire spiegazioni reali sui calcoli che fa, su come è giunto a quelle verità?).
Un aspetto interessante di questo periodo è che quel che dicono le “stelle”, governi, mass media, stars, è scollegato dal mondo delle persone a cui si rivolgono; c’è un divario enorme fra le autorità e le persone.
Queste ultime, però, hanno il terrore di perdere l’autorità, una guida che dia loro ordini, dica loro cosa fare, dove andare. Dovrebbero, altrimenti, cercare una nuova guida a cui attaccarsi.
Oggi, la sicurezza e il successo dipendono dalla capacità di ognuno di adattarsi alle stelle attuali (alle autorità).
Sibaldi spiega che il nemico principale dell’io individuale, l’io che abbiamo dentro e che proviamo a zittire è:
la persona semi-colta, ossia quella persona che non è del tutto ignorante, ma che si è informata su tutto, senza però aver ma approfondita niente.
Un tuttologo, un opinionista che dice la sua su ogni cosa, senza aver coltivato un pensiero critico, senza avere reali capacità e competenze, senza sapere davvero bene di cosa stia parlando.
Come difendersi dalla situazione attuale?
Diventando del tutto INTROVERSO.
Le cose davvero importanti e decisive per un introverso sono dentro, le cerca dentro di sé; capisce cosa fare, sentendolo dentro e non guardando fuori, gli altri.
Essere estroversi ora, voler cambiare e guardare gli altri intorno, per capire cosa ne penseranno, per coinvolgerli, vuol dire bloccarsi.
Gli altri sono in gran parte dei semi-colti, persone informate che non hanno mai approfondito niente, sono conformisti, non ti capiscono se parli diversamente.
Un estroverso comunicativo cercherà di spiegare quello che sta vedendo e capendo, si guarderà attorno scoraggiato, perché vedrà attorno a sé sguardi di persone che non capiscono, di persone che gli diranno: “le cose che dici non stanno né in cielo né n terra”.
E avranno paradossalmente ragione, perché quelle cose non staranno nel loro cielo e nemmeno in terra, già realizzate, già manifeste, visibili.
Cosa ci può salvare davvero dalle stelle adesso?
L’ARTE. La vera arte ti può mettere al riparo dai condizionamenti.
Non occorre convincere gli altri, fare azioni che coinvolgano le masse, perché dovresti altrimenti parlare una lingua comprensibile a loro, ai semi-colti. Dovresti perciò impoverire il tuo linguaggio, il tuo pensiero.
Ora serve comunicare solo con chi ha “orecchie per intendere” anche se sono pochi.
Primo passo da compiere come artista della tua vita
Il primo passo dell’arte da compiere è: decidi cosa è cielo (progetto da realizzare) e cosa è terra (già realizzato).
Non permettere che sia la “terra”, cosa è già realizzato e visibile, a dire cosa sia possibile; devi essere tu a dirlo; dovresti sentire dentro di te che una cosa è possibile realizzarla.
“Così stanno andando ora le cose, ma io vedo un cielo, un progetto realizzabile, lo sento dentro”.
Sei tu, da introverso, a decidere.
Senti che è possibile fare un progetto, qualcosa che ancora non esiste.
Il governo, l’oroscopo, l tg, la massa ti diranno che non è vero, non è possibile, che sei fastidioso, matto e arrogante a volere fare di testa tua. Che ti devi adattare, sennò non avrai successo, non sarai accettato, sarai solato.
Tu, allora, dovrai insistere, tenere duro e restare sui tuo passi, dichiarando: “quello che c’è già non mi piace, perché è terra, è già in corso. Mi annoia, perché lo ha già fatto un altro. Io, invece, che sono un artista vero, vedo tutta una serie di cose, diverse da quelle che esistono, che mi interessa realizzare.
Secondo passo: tu sei libero
Dopodiché; devi capire che tu sei libero in senso professionale e artistico.
Non devi accontentarti di fare l’artigiano, cioè di vedere e fare le cose come le si vedono di solito, come ci si aspetta che siano.
Devi diventare un artista che crea qualcosa di nuovo, originale, creativo, come lo vede solo lui nella sua testa. E non dirlo a nessuno, non cercare conferme dagli altri.
Tu se libero di dire a te stesso le cose come le vedi tu, solo tu.
Da questa tua libertà nasce una verità profonda: il tuo io è molto più grande dei noi, di cosa ti hanno detto finora e cresce rapidamente, non è prevedibile, può fare cose impensabili; si annoia facilmente, vuole creare sempre.
Accettare questa verità vuol dire rinunciare ad avere delle certezze, a volere avere ragione a tutti costi.
I narcisisti vogliono avere ragione e non hanno interesse a cercare di scoprire cose nuove, restano sempre fermi.
Avere certezze ora vuol dire creano dei muri intorno a sé. Ben vengano i dubbi e le domande, allora.
Se un artista crea sulla base delle certezze, si ripete, fa sempre le stesse cose.
Ma un vero artista vuole sempre scoprire cose nuove, non si accontenta.
Terzo passo: procedi da solo, sii introverso!
Se le persone vicine non ti capiscono, la massa non ti capisce, allora è un buon segno, è la conferma che stai facendo bene, che sei sulla strada della creazione.
Ti basterà seguire questi tre passi, le stelle saranno solo un ricordo lontano, non dovrai più affidarti alle autorità.
Passerai così dalle stelle al cielo. Non solo nelle piccole cose, ma nella tua vita in generale, Potrai creare cose sempre più nuove e grandi.
In questo periodo storico è urgente diventare artisti della propria vita, imparare a CREARE e staccarsi dalle “stelle”, autorità, attuali.